Il caffè – miscela arabica o miscela robusta?
Sapevate che attualmente il caffè è la bevanda più diffusa al mondo e la merce più scambiata al mondo dopo il petrolio? Non c’è da stupirsi! Del resto, in tantissimi appena svegli al mattino si concedono una deliziosa tazza di caffè per ottenere lo sprint necessario ad affrontare una lunga giornata. E vogliamo parlare del caffè dopo pranzo? O un caffè preso al volo e condiviso con amici? Che sia sotto forma di espresso, macchiato o cappuccino, il caffè è sicuramente una tra le bevande più bevute ed apprezzate.
Vi siete mai chiesti, però, quali siano le origini del caffè o quali siano le differenze tra le famose miscele? Ci sono puristi del 100% arabica, chi preferisce una miscela robusta, ma quali sono davvero le differenze? Scopriamolo insieme.
Le origini del caffè
Sul caffè e le sue origini ci sono tante leggende e anche quando iniziò a diventare sempre più comune, non era certo quale fosse la vera terra di origine di questo prezioso oro nero. Oggi, sappiamo che il caffè è originario dell‘Etiopia, dove cresce spontaneamente la pianta di Coffea, che venne poi esportata e piantata nella penisola arabica, diventando una bevanda molto popolare e consumata tra i popoli islamici.
In Europa, il caffè venne introdotto per la prima volta sull’isola di Malta, allora appartenente al Regno delle Due Sicilie. Nel XVI secolo, sull’isola, furono imprigionati dei musulmani turchi, che già da tempo usavano la polvere di caffè per preparare questa bevanda – allora molto particolare – che sarebbe poi divenuta di uso comune negli anni a venire. Infatti, in poco tempo, divenne una bevanda molto popolare nell’alta società maltese e vennero aperte numerose caffetterie sull’isola, dove poter gustare questa deliziosa bevanda.
Successivamente, il caffè arrivò al porto di Napoli, attraverso le navi che facevano tappa nei porti della Sicilia, e le prime testimonianze risalgono al 1614. Divenne poi conosciuto e consumato in tutta Europa e, nonostante agli inizi fosse un prodotto piuttosto costoso (a causa della poca produzione), vennero aperte le prime Coffee House dove poter gustare la bevanda tra una discussione e l’altra. Insomma, quelle che oggi chiameremmo “le chiacchere da bar”.
Nel Settecento, per la sua crescente richiesta, le piante di caffè vennero esportate da francesi ed olandesi nelle colonie, per ampliare la coltivazione: così nacquero le coltivazioni di caffè del Sud-America, che oggi produce la maggior quantità di caffè al mondo (in particolar modo il Brasile).
Le specie di caffè: Arabica o Robusta?
Ci sono tre tipologie di caffè che vengono coltivate in larga scala e si tratta della Coffea arabica, della Coffea canephora (robusta) e della Coffea liberica (seppur in piccola parte). Ogni specie si differenzia per contenuto di caffeina, per gusto e per l’adattabilità a terreni e climi diversi da quelli di origine.
Tra le più conosciute e commercializzate troviamo l’arabica e la robusta, che solitamente vengono chiamate col nome di miscele, ma in cosa si differenziano?
- Arabica: deriva dalla piantagione di coffea arabica, originaria dell’Etiopia, del Sudan e del Kenya. Nel tempo si è diffusa anche in Yemen. I semi di arabica hanno una concentrazione di caffeina inferiore rispetto ad altre specie. Questa specie di coffea è autoimpollinante e cresce in alta quota (tra i 1000 ed i 2000mt).
- Robusta: è la tipologia di Coffea più coltivata al giorno d’oggi ed è originaria della parte tropicale del continente africano, più precisamente tra Guinea ed Uganda. Rispetto all’arabica, si adatta più facilmente crescendo anche a quote più basse: questo la rende anche una tipologia più economica.
Infine, seppur poco diffusa, la più pregiata risulta essere la Coffea liberica che, come suggerisce il nome, è originaria della Liberia. Viene coltivata in Africa occidentale e in paesi dell’est asiatico, come Filippine ed Indonesia.
C’è una miscela migliore di un’altra?
Le due tipologie di miscele, come avrete potuto intuire, innanzitutto si differenziano già nella coltivazione, ma cos’altro le rende differenti? Si distinguono entrambe per gusto e aroma: la miscela arabica tende ad essere più delicata e dolce, ma anche più aromatica e, come accennavamo precedentemente, possiede una minor quantità di caffeina. Il caffè in miscela robusta, invece, risulta più intenso e corposo, rendendo soprattutto l’espresso più cremoso.
Tra le due miscele, però, non ce n’è una che prevale sull’altra: sono indistintamente gustose entrambe. La preferenza di una rispetto all’altra dipende semplicemente da un fattore soggettivo: ognuno sceglierà la miglior miscela in base al proprio palato e preferirà una rispetto all’altra per semplice gusto personale.
Saper creare la giusta miscela di caffè è una vera e propria arte, bisogna sempre trovare la giusta proporzione affinché le miscele siano ben bilanciate e conservino il sapore autentico del caffè. Le miscele di Haiti Torrefazione Milano sono composte da almeno 6 caffè di origine differente, dalle arabiche del centro e Sud-America alle robuste dell’Africa e dell’Asia.
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