Il caffè fa bene alla nostra salute?
Amaro o dolce, caldo o freddo, corto o lungo il caffè resta la bevanda più amata e bevuta nel Mondo.
Una cosa è certa: il caffè non è una bevanda come le altre, perché il suo consumo sottende un vero e proprio universo di significati, che vanno dalla pausa lavorativa, fino allo scandire le ore della giornata e a diventare un vero e proprio irrinunciabile presenza quotidiana, rito di socializzazione e condivisione.
Anzi, il caffè è proprio un modo per esprimere i propri gusti ma anche la propria personalità, come rivelano testi e ricerche condotte al riguardo.
Generalmente il consumo medio si aggira intorno alle 2 tazzine al giorno. Ma quanto caffè possiamo bere? E soprattutto, il caffè fa bene o fa male alla nostra salute?
Ecco quello che si evince in letteratura, in base ad uno studio effettuato e pubblicato qualche mese sul New England Journal of Medicine, dove si legge che i benefici sembrerebbero superare i rischi da “troppa caffeina”.
Addirittura, assumendo tra le 4 e le 5 tazzine di caffè al giorno, su soggetti in buone condizioni di salute e non in particolari periodi della vita (gravidanza e allattamento) è possibile sfruttare al meglio i benefici del caffè!
Il caffè, infatti, consumato quotidianamente e con regolarità è in grado di prevenire l’insorgenza di patologie croniche, grazie proprio alla caffeina.
Questa sostanza, che compone questa famosa bevanda per massima parte, rende il caffè ricco di antiossidanti, capace di stimolare il sistema nervoso centrale.
Il Caffè e i suoi effetti sul nostro cervello
Appuntamento irrinunciabile quello di aprire le nostre giornate con il profumo del caffè che si diffonde al mattino nelle nostre case.
Moltissimi infatti iniziano la loro giornata proprio con il caffè.
Il caffè diventa la “pozione magica” che ci fa aprire gli occhi assonnati e spesso la mattina necessitiamo di qualche “ricarica” con l’andare delle ore ed essere “più vigili e attivi” fino al momento della sera!
C’è chiaramente una spiegazione alle cose: la caffeina riesce a ridurre l’affaticamento e ad alzare la soglia dell’attenzione.
Chiaramente tre tazze di caffè non saranno mai sostitutive di una notte di sonno riposante, e non potranno influire sempre sulla stanchezza che poi si farà sentire col passare delle ore, ma indubbiamente aiuteranno nel lavoro quotidiano, fornendo una buona dose di concentrazione.
Il caffè quindi può contribuire con effetti positivi sullo stato di performance del nostro cervello e innesca tempi di reazione rapidi, ma sempre a patto che non si ecceda con troppe tazzine e soprattutto non vicine al tardo pomeriggio, per permettere poi una fase di addormentamento più semplice.
Il caffè ha poi un altro effetto: funziona sul nostro cervello disabilitando alcune aree che permettono la percezione del dolore a livello del sistema nervoso centrale. Quindi diventa un ottimo alleato, per coadiuvare terapie antidolorifiche.
Caffè e cuore: cosa dice la scienza
Caffè e cuore altro grande dubbio e binomio. Ma il caffè farà male al cuore? Assolutamente no!
Quando si mette in relazione la caffeina con il sistema cardiovascolare può succedere, è vero, che se non si è “abituati” ad una assunzione costante si possa incorrere nel breve termine ad un aumento della pressione sanguigna. Ma questo non accade, invece, se il consumo diventa regolare.
I fan del caffè possono quindi stare più che sereni: i bevitori consueti sviluppano infatti una sorta di “tolleranza” che preserva dai rischi da ipertensione da caffè.
Tra l’altro la presenza di acido clorogenico pare abbia effetti positivi anche su chi parte già con l’ipertensione.
Non c’è poi nessuno studio a riguardo che possa “scoraggiare” l’assunzione di caffè come elemento in grado di fare aumentare il rischio di fibrillazione atriale, o malattia delle coronarie o un ictus cerebrale.
Anche i livelli di colesterolo sembrerebbero non risentire eccessivamente del consumo da caffè, a patto che lo stesso non sia non filtrato e rispettando un uso moderato.
Caffè e Tumori
Ci sono relazioni tra consumo del caffè e aumento dei rischi oncologici?
A questa domanda ha risposto l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc).
Non esiste nessuna correlazione tra le due cose. Anzi sembrerebbe proprio il contrario, ovvero che l’assunzione quotidiana di caffeina potrebbe proteggere addirittura dallo svilupparsi di alcuni tra i tumori più importanti, quali il tumore del fegato, del corpo dell’utero, del seno, della prostata e del melanoma della pelle.
Caffè e malattie croniche
Lo studio pubblicato sulla rivista scientifica ha messo in luce un altro aspetto a vantaggio del consumo di caffè in relazione alle malattie croniche che, nel caso di 2-5 tazzine di caffè al giorno, sembrerebbero insorgere molto meno.
Assumere caffè, specialmente se senza zucchero, dona un valido apporto energetico all’organismo, cosa che riduce l’appetito e il girovita, evitando quindi anche l’insorgenza di diabete di tipo 2 e non influisce neppure sull’utilizzo di insulina.
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